Un’Isola urbana popolata da “Mondi & Mercati”
Il 3 novembre, nello storico quartiere milanese Isola, è stata inaugurata la Bottega del Commercio Equo e Solidale “Isola Store”. Il progetto, nato da un’idea di Isola Solidale Aps e realizzato nei locali di AceA Onlus in via Confalonieri 3, torna sulla scena ambrosiana con una novità. Tra gli scaffali della graziosa bottega infatti, non solo si possono acquistare nuovi prodotti del commercio equo e solidale, alimenti biologici, artigianato dal mondo e prodotti per la cura del corpo, ma è anche possibile ammirare le fantasiose opere di artisti sia emergenti che navigati, autoctoni o “d’importazione”.
L’iniziativa culturale denominata “ArtIsola” ha lo scopo di fornire uno spazio espositivo ad artisti e creativi selezionati che, grazie alla disponibilità ed alla promozione di AceA Onlus e dei suoi volontari del Servizio Civile Nazionale, hanno la possibilità di avvalersi di una piccola finestra sul mondo milanese come vetrina per le loro creazioni.
Il progetto prevede che l’esposizione in corso venga rinnovata ogni mese, lasciando alle più disparate arti visive o figurative la possibilità di essere osservate, ammirate ed eventualmente anche acquistate.
Il mese inaugurale è stato dedicato ad Elisabetta Mancini e ai suoi “Mondi & Mercati”, una raccolta di appunti, mossa da passione e curiosità e fatta di tracce ed impressioni provenienti da terre vicine e lontane.
Elisabetta, fotografa barese ed appassionata di viaggi, comincia a fare fotografia quasi per gioco. Dopo un breve iter formativo nell’affascinante capoluogo pugliese, decide di dedicarsi alle foto di viaggi e di scena, raccogliendo materiale per le sue collezioni da diversi angoli del mondo e realizzando la sua prima vera mostra proprio presso la meneghina Isola Store.
La giornata del 3 novembre, realizzata anche grazie al prezioso contributo ristorativo del locale Cibario, dedicata agli incantevoli scatti della giovane fotografa e colorata dai numerosi prodotti made in Africa o Sud America, ha catturato l’attenzione di un pubblico eterogeneo. Dai maestosi baobab in ferro battuto alle lavorazioni in latta ed alluminio, passando per i variopinti cesti in vimini (cooperativa sociale Ravinala) e le borse in pelle della cooperativa veneziana Il Filò, gli interessati ospiti hanno potuto conoscere la origini e la provenienza di ogni prodotto. Ogni prodotto raccontava una storia, ogni storia apparteneva ad un paese.
La prossima esposizione è prevista per i primi giorni di dicembre per regalare all’antico quartiere milanese un Natale al’insegna della solidarietà.
Stefania Magnisi