Campagna di solidarietà a Ilaria Salis, antifascista accusata di associazione a delinquere trattenuta in condizioni degradanti in un carcere ungherese.
Brasile, Israele, Gaza
Published on :Motivi personali mi hanno impedito di scrivere qualche appunto sulle ultime terribili settimane del contesto internazionale. Cerco di riassumere poche informazioni relative al Brasile nella crisi mediorientale in corso anche […]
“Generation Asselda”, storia di un contropiede comunitario.
Published on :I vicoli della Kasbah di Marrakech risuonano come un’antica Babele, le pietre millenarie fanno da eco a una miriade di lingue diverse che i turisti di tutto il mondo propagano […]
Assemblea Generale delle Nazioni Unite 2023
Published on :Mi permetto di riassumere, senza una maggiore analisi, alcune informazioni recenti sul Brasile delle quali non so quanto giunga in Italia. 1 – Come tutti gli anni permane la consuetudine […]
Il network marketing può essere femminista?
Published on :Il network marketing: così detestato, così calunniato, al pari del telemarketing al telefono o l’assicuratore che vuole piazzarti una polizza. Se il network marketing, col suo lavoro da casa e […]
BOOKS NOT BOMBS
Published on :Un gruppo di bambini e bambine gioca nel cortile di una scuola in un pomeriggio di sole. Un pallone che rimbalza e un mazzo di fiori raccolto trasmettono l’idea di […]
Resurrezione quotidiana. La solidarietà dal basso torna in Ucraina.
Published on :Da Milano a Kherson, la settimana di pasqua si è caratterizzata da una missione umanitaria di consegna di beni di prima necessità per l’associazione Brigate Volontarie per l’Emergenza che sin […]
Brasile, 1° gennaio 2023
Published on :Insediamento di Lula, Presidente del Brasile
La montagna sola
Published on :Gli ezidi sono diventati noti a livello internazionale dopo il massacro subito dall’Isis nell’agosto del 2014.
Un popolo di cui si è sempre saputo pochissimo – anche per l’assenza di testi scritti dovuta a un ferreo ricorso alla tradizione orale – è stato preso come esempio della brutalità dello Stato islamico e usato per giustificare l’intervento militare occidentale. Relegando gli ezidi al ruolo di vittime senza speranza né capacità di pensiero politico.
Questo libro ne ricostruisce la storia millenaria, la cultura e la religione, e ne riporta la voce diretta raccolta dalle autrici nei loro viaggi a Şengal, di cui uno compiuto insieme a Zerocalcare, autore dell’illustrazione in copertina.
Şengal è l’unica montagna che si staglia nella vasta piana di Ninive, al confine con Siria e Turchia. In Iraq la chiamano «la montagna sola», come solo è sempre stato il popolo ezida che la abita, società divenuta introversa a seguito delle numerose persecuzioni subite. Dalla loro resistenza contro l’Isis e dalla liberazione di Şengal, grazie all’aiuto del Partito dei lavoratori del Kurdistan e delle unità curde del Rojava, è nata un’esperienza di autogoverno ispirata al confederalismo democratico, ancora in fieri e minacciata dalle stesse forze che nel 2014 permisero il massacro.
Sulla montagna sola si respira la voglia di una vita finalmente libera dalla paura insieme all’entusiasmo di chi ha preso in mano le redini del proprio destino. Una popolazione chiusa al mondo esterno, conservatrice e legata alle proprie pratiche ha saputo costruire una forma di autogestione del proprio territorio secondo un paradigma estremamente moderno e allo stesso tempo adattabile alle peculiari e antiche caratteristiche dei popoli mediorientali – perché è da lì che trae origine e ispirazione.