Lo spazio di una idea, anche quella solidale non può nulla se non diventa luogo del concreto cambiamento. Ripartire dentro gli infiniti spazi del mondo, cosi rappresentati dai progetti dalla terza edizione di Si può Fare – Tuttaunaltracosa, fino ad abitare la comunità come senso, coscienza, luogo dove vivere la solidarietà e modo di fare la nostra storia. Nani da giardino e modelli di comunità-capannone hanno spesso definito lo spazio del nord –est come un luogo denso di una estetica senza rivelazione, relazione, memoria. Comunità matrioska accomunate da una identità di campagna urbanizzata a trazione economica internazionale ma inaffettiva verso le nuove generazioni e ancora meno oggi solidale verso gli ex lavoratori cenerentola che subiscono la crisi in senso di sistema e modo di vivere. Comunità in briciole o da sbriciolare. È importante fare spazio alle economie solidali e al commercio equo ma è solo nella COMUNITÀ che possiamo accogliere il senso profondo delle nostre idee, del nostro agire per il cambiamento: solo qui possiamo singolarmente ospitare i nostri confini, le nostre paure, ancorare ed oggettivare la realtà della nostra storia spingendoci a rispondere a quelle domande di senso e di coscienza di luogo che vengono dal nostro territorio. Si può Fare – Tuttaunaltracosa si presenta come un campo aperto ad una geografia democratica di fiducia e di promessa in questo vasto paesaggio solidale.
Ti aspettiamo.