Due mesi di tempo per l’Ungheria e la Polonia per rispondere alla Commissione europea, la quale ha avviato procedure di infrazione nei confronti dei due Paesi relativi alla tutela dei diritti fondamentali, nello specifico per le comunità LGBTQ+.
“Oggi, la Commissione europea sta avviando una serie di azioni legali per proteggere i diritti fondamentali delle persone LGBTIQ in Ungheria e Polonia. Dobbiamo continuare ad agire per poter garantire che tutti i cittadini vengano trattati allo stesso modo in tutta l’Unione Europea”, ha twittato nella giornata del 15 luglio il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders.
Per quanto riguarda l’Ungheria, la procedura prende in esame la legge recentemente approvata che vieta la promozione e “l’accesso a contenuti che descrivono l’omosessualità per minori di 18 anni”. Promossa come legge contro la pedofilia, è stata accusata sin da subito di essere una legge anti-LGBT+, scatenando l’immediata reazione dell’Ue e definita dalla presedente dell’Unione europea Ursula von der Leyen come “pretesto per discriminare l’orientamento delle persone”.
Relativamente alla Polonia, la Commissione punta il dito contro le “zone franche Lgbtq”, sistema adottato in diverse zone del paese, e su cui le autorità polacche non avrebbero fornito complete spiegazioni in merito. Le zone franche si configurerebbero come “zone libere dall’ideologie Lgbtq+” e dunque soggette a episodi di intolleranza.
Come riportato sul sito web del Parlamento europeo, sono più di 80 le amministrazioni comunali e locali a essersi proclamate zone franche. “L’Europa non consentirà mai che parti della nostra società siano stigmatizzate, che sia a causa di chi amano, dell’età, dell’appartenenza etnica, delle opinioni politiche o del credo religioso.” Si legge nel comunicato stampa della Commissione europea del 7 luglio 2021, richiamando anche l’articolo 2 del trattato Ue: “L’uguaglianza e il rispetto della dignità e dei diritti umani sono valori fondamentali dell’UE, sanciti dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea. La Commissione utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per difendere questi valori”.
Alice Cubeddu