La Campagna Abiti Puliti, www.abitipuliti.org , la branca italiana della campagna globale Clean Clothes Campaign, il 24 settembre 2018 ha reso noto i risultati di una ricerca che riguarda i fornitori della società svedese di abbigliamento H&M, dove si denuncia (che) “molti lavoratori e lavoratrici che producono abiti per H&M vivano sotto la soglia di povertà, nonostante le promesse dell’azienda di pagare un salario dignitoso entro il 2018 e le recenti ingannevoli dichiarazioni sui progressi raggiunti.”
Le ore di straordinari in tre delle sei fabbriche coinvolte nell’inchiesta spesso superano il limite massimo legale e lavorare di domenica è frequente in tutti e quattro i paesi in cui si è svolta la ricerca: Bulgaria, Turchia, Cambogia e India. In Bulgaria addirittura i lavoratori hanno raccontato di dover effettuare gli straordinari solo per raggiungere il salario minimo legale.
Le interviste ai lavoratori e alle lavoratrici e la fase di analisi sono state condotte tra marzo e giugno 2018 durante la campagna “Turn Around, H&M” coordinata dalla Clean Clothes Campaign e sostenuta dall’International Labor Rights Forum https://laborrights.org/ e da WeMove.EU https://www.wemove.eu/it/.
Scarsi salari, straordinari eccessivi e l’onere aggiuntivo del lavoro domestico portano a malnutrizione, stanchezza e svenimenti sul posto di lavoro.
Un terzo delle donne intervistate in India e due terzi in Cambogia– che lavorano nelle fabbriche classificate da H&M come “fornitori di platino” – sono svenute sul posto di lavoro. Una lavoratrice in India ha raccontato di essere stata accompagnata dai suoi compagni in ospedale per un’emorragia interna dopo che aveva colpito una macchina durante uno svenimento.
Le lavoratrici bulgare parlano degli svenimenti come di eventi quotidiani. Inoltre, una lavoratrice ha denunciato il licenziamento di una compagna dopo uno svenimento.
“La scorsa settimana H&M ha rilasciato una dichiarazione altisonante, un chiaro tentativo di neutralizzare l’impatto dei risultati che pubblichiamo oggi e che, naturalmente, abbiamo inviato in anticipo all’azienda. Di fatto H&M sta cercando di rimuovere dalla memoria collettiva quegli 850.000 lavoratori cui doveva garantire un salario dignitoso entro il 2018. Ma noi abbiamo la memoria lunga e non lasceremo che ciò accada” ha dichiarato Deborah Lucchetti della Campagna Abiti Puliti.
Il rapporto nella sua interezza è scaricabile al seguente link http://www.abitipuliti.org/wp-content/uploads/2018/09/HM-le-promesse-non-bastano-report-completo.pdf
All’interno del rapporto è presente anche una petizione, rivolta ai dirigenti della H&M che è possibile scaricare a questo link
https://act.wemove.eu/campaigns/h-m-mantieni-promesse
Francesco Castracane