Questo week end si conclude Eurochocolate 2016, l’esposizione internazionale del cioccolato che si tiene a Perugia.
Giunta ormai alla sua 23° edizione, che quest’anno ha scelto come claim rappresentativo lo Sharing Chocolate, per invitare gli amanti del cioccolato a partecipare all’evento in compagnia, all’insegna della condivisione esperienziale.
“Il cibo degli dei” ha origini antiche, Maya e Aztechi lo consumavano sotto forma di bevanda calda e schiumosa o mescolando la polvere di cacao con la farina di mais e manioca, credendo potesse donare l’immortalità. Oggi il cioccolato è uno degli alimenti più consumati in tutto il mondo e la sua notorietà non conosce confini geografici. Un alimento che ci conquista da bambini e che difficilmente smette di farsi amare, anche grazie alla varietà di gusti e forme con cui è possibile trovarlo sul mercato.
Spesso considerato nemico della linea, ha numerose proprietà benefiche tanto che potrebbe capitare di imbattervi nella dieta del cioccolato. La parte nobile di questo alimento è il cacao e naturalmente il burro da esso ricavato. Inutile dire che la percentuale di cacao presente nel prodotto finito, è inversamente proporzionale alla quantità di zuccheri semplici. Come dire, più è amaro, più è naturale e quindi sano, in quanto mantiene intatto il suo potere benefico.
Ricco di antiossidanti (polifenoli), il cioccolato fondente ha proprietà cardioprotettive, rallenta i processi di invecchiamento e aiuta a mantenere ottimali i livelli di colesterolo e pressione arteriosa. Basti pensare che in 100 grammi di cioccolato fondente, vi sono dai 50 ai 60 grammi di flavonoidi, una quantità che, dal punto di vista chimico, basta a renderlo simile ai frutti di bosco e al the verde. Ricco di vitamine del gruppo B e fonte di minerali tra cui magnesio, potassio e calcio, entra di diritto tra gli alimenti definiti Functional Food ricchi di sostanze nutritive, in grado di produrre un effetto biologico positivo.
A coronare la lista dei pro, il suo effetto psicoattivo dovuto a piccole tracce di alcaloidi (per esempio la caffeina) e serotonina, un importante neurotrasmettitore celebrale. Ecco spiegato il desiderio che insorge nei momenti di tristezza, preoccupazione, malinconia: il cioccolato migliora l’umore e l’attenzione.
L’uso del burro di cacao non è limitato al solo contesto alimentare. Utilizzato nei processi industriali per l’estrazione delle essenze dai fiori, è impiegato nella produzione di cosmetici e nel settore farmaceutico. La pianta di cacao è una fonte naturale di teobromina, utilizzata per regolarizzare l’attività diuretica e nella produzione di medicinali vaso e broncodilatatori. Le sue proprietà fitoterapeutiche non erano un segreto già nell’antichità, quando il consumo dei suoi derivati era a scopo terapeutico più che organolettico. Nella cultura popolare, i semi di cacao venivano utilizzati per curare le infezioni intestinali e la dissenteria. Un antinfiammatorio naturale con potere regolarizzante anche sulle funzioni tiroidee. Nella medicina omeopatica, ormai sempre più diffusa come alternativa valida ai medicamenti sintetici, il cacao è utilizzato per alleviare situazioni di stress e ansia ma anche per curare disturbi epatici e renali legati all’obesità.
Insomma, una serie di falsi miti sono stati attribuiti al cacao. Se da bambini vi hanno raccontato che il cioccolato è responsabile delle carie, e le pubblicità hanno divulgato messaggi fuorvianti sul “mi vuoi tutta ciccia e brufoli”, meglio chiarire che gli effetti collaterali sono principalmente dovuti alle lavorazioni industriali e alle miscele del cibo preferito dagli dei con altre sostanze. Recentemente sono stati pubblicate ricerche scientifiche riguardanti l’effetto stimolante del cacao sul sistema immunitario e una ricerca condotta in Inghilterra ha stabilito che 20 grammi di cioccolato amaro al giorno, basterebbero a prolungare l’aspettativa di vita.
L’elisir di lunga vita, se consumato consapevolmente, toglie il medico di torno e risolleva l’umore.
Giulia Menegardo