In questi ultimi anni spesso si è sentito parlare dell’Iraq.
Il viaggio di Papa Francesco lo scorso anno a Baghdad, lo stesso che nel 2000 per ragioni di sicurezza fu negato a Giovanni Paolo II, portó di nuovo al centro dell’attenzione questo paese ricco di storia. Può essere utile per tutti allora leggere le testimonianze di chi l’Iraq, e tutto il medio oriente in generale a dire il vero, l’ha conosciuto bene nella sua vita, studiandolo e tornandoci più volte.
Alla scoperta dell’Arabia con Rosario Simone
Due giorni fa ho avuto il piacere di chiacchierare con Rosario Simone, appassionato ed esperto del mondo arabo che ha da poco pubblicato il suo secondo libro, intitolato “A come Arabia. Dizionario geo sentimentale del mondo arabo”. La sua prima pubblicazione “Musafir”( il viaggiatore in lingua araba) risale al 2016. Rosario Simone nasce ad Orta nova, in provincia di Foggia, ma da tantissimi anni ormai vive ad Asciano insieme alla sua famiglia. In questo suo nuovo libro Rosario racconta attraverso i suoi occhi quarantatré città arabe conosciute negli anni. Anzi, a dire il vero le città che Rosario ha conosciuto personalmente sono quarantadue. Una, chiamata Laayoune, ovvero ” sorgente”, resta ancora da vedere all’autore e rappresenta all’interno del libro una specie di luogo magico ancora da scoprire. “E poi” mi spiega Rosario ” mi mancava da occupare la lettera L”. Già, perché per scrivere questo libro Rosario ha pensato proprio a un dizionario, come suggerisce il titolo. Tutte le città infatti sono posizionate in ordine alfabetico e a ciascuna lettera corrisponde l’iniziale del nome di una delle città.
Il Kerouac del medio oriente
Sentendo parlare Rosario sembra quasi di ascoltare il racconto di un personaggio dei romanzi di Jack Kerouac. L’immagine, infatti, quasi mitologica del viaggiatore che con zaino in spalla attraversa un intero continente in autostop sembra essere incarnata perfettamente da lui. Solo che mentre nei romanzi di Kerouac la terra da scoprire era l’America, Il nostro protagonista ha come passione quella del mondo arabo. Passione che nasce in lui sin dalla giovanissima età. “Mi piaceva il suono di quella lingua, e poi Bari, la città in cui vivevo da ragazzo, era stata sotto il dominio degli arabi, e così ero curioso di conoscere quel mondo”. Questo mi racconta Rosario durante la nostra telefonata. Così, conseguita la maturità classica, il giovane Rosario decide di partire verso il medio oriente, girando in autostop e in traghetto attraverso l’Algeria, la Siria e il Marocco. Dopo arriva in Spagna, dove conosce un motociclista piemontese con cui viaggerà fino a Barcellona, e da lì di nuovo in italia.
L’ esperienza che però segnerà profondamente la vita di Rosario arriverà all’incirca dieci anni più tardi, nel 1990, quando dopo essersi laureato all’università orientale di Napoli con una tesi sull’ “Immigrazione marocchina nel tavoliere”, Rosario vince una borsa di studio istituita dal governo iracheno per i laureati in lingua araba. Cosí Rosario va a Baghdad , ma dopo un mese scoppia la guerra del Golfo, e in seguito all’invasione del Kuwait molti italiani lí presenti sono costretti a non poter lasciare il paese. È proprio in questi mesi che Rosario comincia a lavorare con la CBS, emittente radiotelevisiva newyorkese ed è in questo periodo che iniziano le collaborazioni con giornalisti come Mary Colvin, assassinata poi in Siria nel 2012, e Lucia Annunziata. In quei giorni il compito di Rosario è quello di accompagnare i giornalisti la mattina in giro per Baghdad, e la sera quello di guardare quattro telegiornali arabi per poi tradurre le notizie in inglese o in italiano. Sono mesi molto duri in Iraq, ma proprio in questa occasione Rosario incontra personaggi di grande calibro, come Cat Stevens o Muhammad Ali, tutti arrivati in quel paese tramite delle delegazioni che chiedevano la liberazione di quegli uomini in ostaggio. E infatti quattro mesi dopo finalmente, Rosario e gli altri italiani bloccati in Iraq vengono liberati e trasportati in Svizzera, dove ad accoglierli c’è il presidente della repubblica italiana dell’epoca, Francesco Cossiga, con il quale viaggeranno con l’aereo presidenziale fino in Italia.
“A come Arabia. Dizionario geo sentimentale del mondo Arabo”
I segni di questa dura e intensa esperienza certamente avranno contribuito alla stesura del nuovo libro di Rosario Simone, che ad ognuna delle quarantatré città in questione dedica pagine di ricordi, conoscenze e sensazioni. Il tutto con uno stile affabulatorio che rende la lettura piacevole e affascinante. Un libro sicuramente da avere per chi un domani volesse conoscere quel mondo dal vivo. Rosario attualmente risiede in provincia di Siena insieme a sua moglie e a suo figlio e da trent’anni lavora per un’azienda farmaceutica, dove per la sua conoscenza del mondo arabo gestisce il settore dell’export. Essendo Rosario un uomo di spessore e di cultura, gli chiedo come ha affrontato personalmente questo duro periodo di pandemia, e lui molto tranquillamente mi risponde così: “La mia vita non è cambiata molto da prima, lavoro durante il giorno e nel tempo libero o scrivo oppure mi dedico al mio orto.” Per quanto riguarda i progetti per il futuro, mi confida che ha in mente di pubblicare una sorta di “Diario dell’autostoppista”, ma non si è voluto spingere oltre nelle spiegazioni. Insomma, non capita tutti i giorni di poter dialogare con un personaggio del genere. Il suo ultimo libro, “A come Arabia. Dizionario geo sentimentale del mondo Arabo” di sicuro può aiutarci a conoscere meglio lui e i luoghi incredibili che ha visitato.