Un ventennale di Valori
Il Premio annuale “L’Altropallone”, nato nel 1997 con l’intento di promuovere consapevolezza e offrire un riconoscimento a chi si è adoperato nel corso dell’anno nel mondo dello sport in azioni di solidarietà a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, quest’anno compie 20 anni!
L’annuale celebrazione ospita abitualmente una giuria composta da giornalisti, operatori del mondo dell’informazione e del volontariato, a cui si aggiungono, anno per anno, i vincitori del premio.
Il Premio “L’Altropallone”, celebratosi oggi presso Palazzo Isimbardi a Milano, nato come alternativa del celebre “Pallone d’oro”, ha come scopo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica verso lo sport come strumento di aggregazione giovanile, educazione alla pace, tutela dell’ambiente e del bene comune in Italia e nel mondo.
Altropallone ASD Onlus, nata come segreteria del premio “l’Altropallone”, individua da sempre lo strumento dello sport come valido supporto per la creazione di relazioni e comunità, uno spazio di confine dove la labilità dei contorni si traduce in opportunità di apertura e necessità di integrazione. Una terra di frontiera dove avvengono scambi significativi e semplici attraverso un linguaggio specifico che è quello fisico e corporale, ancoraggio imprescindibile per luoghi e territori, ma anche opportunità di diffusione di valori quali lealtà, rispetto e integrazione.
Per uno sport equo, solidale e popolare, sulla scorta delle campagne “Altrimondiali” e “Altrieuropei”, l’iniziativa dunque si propone di contrastare gli aspetti negativi dei grandi eventi sportivi, sfruttandone la popolarità oltre che la risonanza mediatica, al fine di smuovere le coscienze in merito alle tristi dinamiche di selvaggio consumismo e becero sfruttamento umano e materiale che comunemente aleggiano attorno al classico business sportivo.
Questo l’intento della tripla premiazione del ventennale. Dove all’annuale premio “l’Altropallone”, che quest’anno vede ben due protagonisti: il premiante Alex Zanardi ed il premiato Vittorio Podestà (personaggio meno noto a cui il celebre compagno di staffetta lascia volentieri la scena), si accompagna, ormai da otto anni, la premiazione del Premio SPACE, che conferisce all’Ente locale (– Comunità, associazione, realtà locale) distintosi per aver dato “Spazio alla pace”, coniugando “sport, partecipazione, integrazione, cooperazione, solidarietà e coesione sociale”. Quest’anno la celebrazione del soggetto collettivo prescelto ha individuato ben due realtà di rilievo: la “Casa del Giovane” e la “Legautonomie Lombardia”, istituti impegnati nel contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia.
Perciò, se da un lato la premiazione “l’Altropallone” segue una logica di alterità rispetto a quella dell’anno precedente che ha visto come protagonista indiscusso Alessandro Lucarelli, individuando i suoi attori in Alex Zanardi, storica esemplarità in materia di alterità sportiva (rispetto al protagonismo calcistico) e solidarietà a tutela del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza mutilata con la sua associazione “Bimbingamba”, e Vittorio Podestà, medaglia d’oro a Rio de Janeiro 2016; dall’altro, sulla scia del discutibile esempio della FIGC e del recente main sponsor degli azzurri Intralot, ritroviamo due organismi, strutturalmente differenti ma uniti dalla comune mission del contrasto al gioco d’azzardo patologico.
“Casa del Giovane” è una realtà della società civile che ha dato il via, grazie anche alla preziosa collaborazione della Fondazione Exodus e dell’Università di Milano Bicocca, ad importanti organizzazioni di prevenzione contro la patologia giovanile del gioco d’azzardo, come ad esempio il centro di ricerca “Semi di Melo”. Tale ente organizza progetti di indagine nelle scuole medie e superiori di tutto il territorio italiano, approfondendo gli stili di vita degli adolescenti, delineando i comportamenti a rischio e individuando i corrispondenti fattori di protezione per informare, costruire e proporre percorsi di prevenzione efficaci. Differentemente, la “Legautonomie Lombardia” è un organismo spontaneo (non definibile come soggetto politico) che raccoglie e rappresenta l’impegno delle autonomie locali (di ogni colore) nello sviluppo di progetti educativi per il contrasto alla ludopatia.
Una scommessa dunque quella della premiazione del ventennale. Una partita del cuore giocata da un lato da chi, scommettendo, si butta via, perdendo sia nel gioco che nella vita; e dall’altro da chi invece, giocando, ha vinto la sua scommessa della vita guardando alla metà che era rimasta e non a quella che era andata perduta.