Dalla “rivoluzione verde” alla Regolamentazione CE dell’agricoltura biologica
Verso la fine degli anni ’50 si diffuse in Svizzera il Movimento dei giovani agricoltori, un piccolo gruppo di lavoratori che attribuiva particolare importanza alla sostanza organica e alla lavorazione della terra, individuando nel minore sfruttamento di quest’ultima la garanzia della salvaguardia della composizione microbica del suolo. Negli anni a seguire l’agricoltura biologica ebbe un trend crescente prima in Europa e successivamente in tutto il mondo, incontrando forti ostacoli però verso gli anni ’60-’70 a causa di quel periodo storico-industriale chiamato “rivoluzione verde”, che vide il costante incremento dell’utilizzo di prodotti chimici nella coltivazione della terra al fine della massimizzazione del profitto ottenibile attraverso una massimizzazione della produzione agricola.
I principi della meccanizzazione agricola, diffusione della monocultura e del massiccio impiego di prodotti chimici per la concimazione e la difesa delle colture erano fortemente in contrasto con le “idee etico ecologiche” proposte dal Movimento dei giovani agricoltori. Soltanto nel 1991 ci fu la prima Regolamentazione CE relativa al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli, dovendo aspettare addirittura il 1999 per la regolamentazione delle produzioni alimentari.
Nel giugno del 2007 è stato adottato un nuovo Regolamento CE (Reg. CE n° 834/2007) che, abrogando i precedenti, regolamenta la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici sia di origine vegetale che alimentare.
Ma cos’è l’agricoltura biologica?
Si tratta di un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti e insetticidi). Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno, gli agricoltori biologici utilizzano materiale organico, e attraverso particolari tecniche agricole non sfruttano la terra in maniera intensiva. Per quanto riguarda l’allevamento, il focus è sul benessere degli animali che, nutrendosi esclusivamente di erbe e foraggio biologico, non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione di latte. E inoltre vivono in un contesto salutare e caratterizzato da ampi spazi aperti in cui possono muoversi liberamente.
Nel 1993, da un’intuizione di Achille Mingozzi e Rosa Maria Bertino, nasce Bio Bank, una raccolta sistematica di ed organizzata di dati sugli operatori del biologico in Italia. Si tratta di un laboratorio in perenne aggiornamento a cui affluiscono, anno dopo anno, attraverso censimenti diretti, i dati e le informazioni di migliaia di operatori del biologico in Italia. Quest’anno è stato dato il via al primo focus Bio Bank: “Supermercati e Specializzati 2017”. Si tratta di un nuovo report digitale tematico, concentrato in modo “verticale” sul tema dei supermercati-specializzati e comprendente la genesi, l’evoluzione e le dinamiche tra supermercati e negozi specializzati.
Lo strumento del Focus Bio Bank si presenta dunque come una nuova finestra aperta all’interno del vasto panorama “orizzontale” del report annuale Bio Bank che, attraverso la sua verticalizzazione, consente di focalizzarsi sulle novità che si profilano all’orizzonte riguardanti uno specifico tema emergente.