Appunti di filosofia sociologica sperimentale/1
Partendo da questa semplice proposizione, molto nota tra i filosofi (*), si possono immaginare numerose implicazioni sociali, oltretutto di grande importanza al livello attuale.
Senza avvicendarsi troppo nel contesto più propriamente teoretico, è comunque possibile trarre diverse considerazioni immediate, pur precisando anticipatamente che qui non si intende negare l’esistenza della materia, tutt’altro. La materia infatti esiste propriamente nelle sue proprietà strutturali, ma non ha una essenza distinguibile dal soggetto percettivo ed esperiente. Iniziando con il tematizzare, per quanto in modo generalissimo, tale confluenza di idea, percezione ed esistenza, ci si accorge innanzitutto dell’essenziale inderogabilità di una visione del mondo orientata verso una precisa direzione, sostanzialmente opposta alle derive tipiche delle politiche nazionali e internazionali di una economia mondiale distruttiva, alla schiavitù del lavoro, alle inconsistenze della società che abitiamo o in cui siamo costretti a sopravvivere.
Vi è però, all’interno di questa situazione collettiva di disequilibrio, una spazialità diversa, che per lo più cerca di combattere stoicamente, accompagnata dall’utopia di poter vivere in un ambiente equo nel quale difendere le diversità mirando a una forma di armonia universale.
Se ascoltiamo i filosofi, è evidente l’importanza attribuibile alla rappresentazione e che ognuno di noi, individualmente, può scegliere di dedicarle in relazione al presente e di conseguenza al futuro.
Per questi motivi, in sintesi, provare a immaginare e agire nel senso di una trasformazione del mondo in positivo, è qualcosa che riguarda ogni singola persona, oltre ad essere la prima azione che ciascuno può indipendentemente e volontariamente decidere di compiere. Agire per il bene potrebbe essere un buon inizio. Potrebbe essere l’unico inizio possibile.
Paola Ferrari
le foto sono dell’autrice e sono: – slide di apertura Castiglioncello (LI) autunno 2015 – foto sotto Capanna Segantini mt.2731 estate 2017 Engadina
* il riferimento bibliografico principale è a “Il mondo come volontà e rappresentazione” di Arthur Schopenhauer, a cura di G. Brianese, Einaudi, Torino 2013