Annualmente il 27 Gennaio si celebra la Giornata della Memoria con eventi, convegni, rappresentazioni teatrali e incontri culturali sul tema dell’Olocausto e della memoria storica della seconda guerra mondiale. Quest’anno Bezzecca Lab Milano, in collaborazione con The Art Land e Acea Onlus, intende celebrare la Giornata della Memoria con l’evento “Il labirinto di carta. Per non dimenticare un dramma familiare che lega Auschwitz a Busto Arsizio e all’Ungheria”. In apertura vi sarà una speciale proiezione del documentario ungherese “Terra dei morti” ( in originale “Holtak Országa”) dei registi Sándor Lázs e Róbert Kollár. In seguito Tünde Magyari converserà con Anna Maria Hábermann, la cui personale ricerca delle proprie origini ha portato prima alla scrittura del libro “Il libro di carta” e, solo in seguito, al documentario “Terra dei morti”.

Era il 1985 quando Anna Maria Hábermann scoprì nel doppiofondo della cassaforte di casa  alcuni documenti che sollevavano il velo sul passato della sua famiglia. Per lei, figlia unica, cattolica ed italiana, fu uno shock scoprire quante cose ignorasse sul conto di suo padre, Aladar Hábermann, medico ebreo ungherese morto nel 1974 a Busto Arsizio, dove era vissuto sin dagli anni Trenta. Aladar Hábermann aiutò profughi ebrei e perseguitati dal nazifascismo nel territorio della provincia di Varese a mettersi in salvo durante i rastrellamenti. La storia del medico, trasferitosi dalla Germania a Busto nel 1933 dopo la presa di potere di Hitler, è emersa solo qualche tempo fa in occasione delle ricerche svolte proprio dal Museo Storico della Guardia di Finanza sui militari del Corpo che si distinsero nelle attività umanitarie a favore dei profughi e dei perseguitati. Da uno di questi, Giulio Massarelli, finanziere a cui è stata concessa dallo stato di Israele la medaglia di “Giusto tra le Nazioni” nel 2008, si è appreso che Massarelli riuscì a salvare molti ebrei facendoli fuggire in Svizzera proprio grazie all’aiuto del dottor Hábermann. Infine nel 2003, Anna Maria Hábermann, scoprì lettere che raccontavano la storia della sua intera famiglia e da lì si accese il desiderio di raccontare la tragedia che non colpì solamente la sua famiglia ma milioni di ebrei. Iniziò dunque il lento svelamento del mistero del silenzio con cui i suoi genitori avevano tentato di proteggerla per tutta la vita.

Il 27 Gennaio, dalle ore 18, lo spazio The Art Land, presso la Fabbrica del Vapore, ospiterà dunque questa straordinaria testimonianza di scoperta delle proprie origini e di ricerca del senso della tragedia fra Italia e Ungheria.

 

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