…un romanzo di stile e atmosfere raffinate e dal gusto romantico retrò, ambientato all’epoca dello Scià iraniano Reza Pahlavi…
La scelta di Sudabeh (Brioschi editore, pp. 464, 18 euro) di Fattaneh Haj Seyed Javadi, è un romanzo di stile e atmosfere raffinate e dal gusto romantico retrò, ambientato all’epoca dello Scià iraniano Reza Pahlavi. Ha ottenuto un successo strabiliante in Iran, cinquantasei edizioni e milioni di copie vendute. Vi si parla di scelte d’amore. La zia Mahbubeh racconta alla ribelle nipote Sudabeh la sua storia di giovane donna bella e privilegiata, nella quale rifiuta due pretendenti ricchi e nobili graditi ai genitori, presa da passione per un attraente quanto sfrontato garzone di falegname. Nelle discrete pennellate fisiche che ne fa la narratrice, si intravede il fuoco per una passione sensuale, accesa da capelli lunghi, indisciplinati e ricci, da un bel torace tornito che si lascia intravedere sfrontatamente da una camicia aperta. La testarda Sudabeh finirà per ottenere il suo bello, ma l’amore trionferà? Si tratta in sostanza di un romanzo conservatore che lascia capire che è meglio “mariti e non buoi degli strati sociali tuoi”. Ed è sorprendente vedere nell’Iran contemporaneo questo amore per un ideale di vita aristocratica e raffinata. Come se noi, in sostanza, fossimo convinti ai nostri giorni che un matrimonio combinato, basato su un accurato matching socio-economico, sia il meglio auspicabile. E non diciamoci che non succede.
“In tanti mi chiedono il motivo del successo di questo romanzo”, racconta l’autrice, in Italia per la presentazione, e un po’ in vacanza dal velo. “Per me è la bella prosa priva di frasi inutili. Il contenuto è romantico, parla dei sentimenti e della realtà ai giovani. E’ una storia che può capitare anche in Occidente, dove c’è maggiore libertà ma si divorzia anche tanto”.
Cosa rende importante una storia d’amore?
Perché una storia tra due persone cresca deve passare tanto tempo ed esperienza. I trascorsi sono diversi, e le abitudini dell’altro possono sembrare strane. Servono fedeltà e reciproca comprensione.
Quanto conta la fedeltà?
E’ importantissima in generale nella vita e nel lavoro. Pensiamo anche al rapporto tra venditore e cliente. Si deve avere fiducia nella famiglia, e il tradimento fa perdere il senso della relazione.
Quanto contano ancora in Iran cultura e classe sociale?
In Iran diamo moltissima importanza alla cultura, ad abitudini e stili di vita, anche nella relazione tra due persone, altrimenti questa diviene difficile. Quando in una famiglia vi sono persone che non hanno studiato la relazione diviene complicata. Le famiglie del romanzo non sono perfette, ma nonostante questo i personaggi mantengono stile e buona educazione.
Quanto è importante tramandare storie?
La zia racconta la propria storia per trasmettere la sua esperienza, ma non sempre questo può servire, perché quando si è innamorati è come diventare ciechi e anestetizzati. L’amore è cieco, e l’unico modo per capire se avrà successo è sposarsi.
Barbara Caputo
PhD., Antropologa