Con la sottoscrizione di un importante accordo tra la Fitarco e la Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), il tiro con l’arco amplia i suoi orizzonti e diventa sempre più inclusivo: questo significa che ora sarà regolamentata anche l’attività arcieristica degli atleti con disabilità intellettiva e relazionale, dopo che la federazione gestiva direttamente da oltre un decennio l’attività degli arcieri con disabilità fisica e dei non vedenti. Venerdì 7 agosto, infatti, l’accordo -valido fino al 31 dicembre 2022- è diventato ufficiale grazie alle firme dei presidenti Mario Scarzella e Marco Borzacchini, alla presenza del segretario generale Fitarco Marcello Tolu.
“Da tempo lavoravamo al progetto –commenta Scarzella– e, ora, grazie al fondamentale supporto della Fisdir, siamo finalmente arrivati al traguardo. Dopo aver preso la gestione diretta dell’attività paralimpica, alla Fitarco mancava questo ulteriore tassello che darà l’opportunità a tutti di entrare nella famiglia del tiro con l’arco. E i nuovi arrivati potranno disputare delle vere e proprie competizioni“. Una grande conquista, insomma, non solo per la Fitarco, ma per l’intero sport italiano: “A differenza di 10-15 anni fa i disabili e i loro genitori che si avvicinano allo sport vogliono poterlo praticare in luoghi specializzati -sottolinea il Presidente federale Borzacchini- e, in questo caso, vogliono praticare il tiro con l’arco in una società arcieristica, nel segno dell’inclusione. Alla luce di questo sviluppo culturale, Fitarco e Fisdir hanno deciso di sottoscrivere un accordo che consente a persone con disabilità intelletivo relazionale, che già sono presenti in alcune compagnie Fitarco, di poter svolgere anche l’attività agonistica. Con questo protocollo diamo la possibilità a tutti di poter praticare uno sport divertendosi, ma disputando anche delle gare. Le caratteristiche principali dell’accordo prevedono poi che gli atleti possano, in forma pressoché gratuita, affiliarsi e tesserarsi alla Fisdir, che ovviamente darà loro anche una copertura assicurativa completa. Verrà anche data la possibilità a partire dal prossimo anno di disputare delle gare ufficiali Fitarco-Fisdir e, un altro fattore importante, è che potranno usufruire di tecnici qualificati della Fitarco che abbiano acquisito le competenze necessarie per far praticare il tiro con l’arco a persone con disabilità intellettive“.
Un grande segnale di inclusione e di civiltà, che speriamo possa servire da sprone ad altre federazioni.
Stefano Piazza