Angela Buxton, ex tennista britannica, vincitrice di due titoli Slam in doppio, è morta venerdì all’età di 85 anni, come comunicato oggi dalla Federazione Internazionale di Tennis. Buxton, i cui nonni sia materni che paterni erano ebrei, fu una delle prime pioniere della parità di diritti e lei stessa dovette affrontare l’antisemitismo per tutta la sua carriera. Fu la prima giocatrice ebrea britannica a vincere un titolo a Wimbledon (nel ’56), superando i pregiudizi e collaborando con l’amica di sempre Althea Gibson, la prima donna nera americana a competere (e a vincere) nel prestigioso torneo londinese. Nello stesso anno, la coppia si impose anche al Roland Garros, in quella che fu una stagione storica per Buxton, diventata anche la prima donna britannica in 17 anni a raggiungere la finale del singolare femminile a Wimbledon. Abbandonò il tennis nel 1957, a soli 22 anni, a causa di un problema ai tendini della mano, ma il suo impatto sul suo sport continuò ben oltre il suo periodo da atleta: fu autrice di diversi libri sul tennis e il suo nome, nel 1981, fu tra i primi inseriti nella neonata International Jewish Sports Hall of Fame.


L’ex tennista statunitense Katrina Adams, come Buxton da sempre impegnata nella difesa dei diritti attraverso lo sport, ha ricordato con un tweet che “Angela (…) difese l’amicizia e sostenne Althea Gibson quando nessun altro lo avrebbe fatto, in un’era razzista per il nostro sport, negli anni ’50“.

Stefano Piazza

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