Foto: Flickr bandiera della pace

La grande Marcia della pace PerugiaAssisi cambia tradizione per adattarsi alle necessità imposte nell’anno dominato dal Covid-19. Sin dal 1961, la Marcia rappresenta una chiamata all’impegno della pace e della solidarietà: quest’anno diventerà una Catena Umana, nel rispetto del distanziamento sociale, ma nel desiderio comune di creare un momento d’unione, rinunciando alla lunga camminata e enfatizzando il significato del legame tra persone.

Una novità annunciata da Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore che rassicura: “Sarà una manifestazione sicura per aiutare chi vive nell’insicurezza. Sarà un gesto di grande civiltà e responsabilità! Staremo fermi, distanti ogni due metri, per prenderci cura gli uni degli altri, evitare altri contagi e rispettare le regole anticovid”.

Quest’anno, scelta dovuta, la catena unirà persone che con le loro voci vogliono lanciare forte il messaggio di pace, di fraternità per lottare insieme contro le disuguaglianze, anche le nuove causate dal coronavirus.

25 chilometri che legheranno donne, uomini e bambini nella nuova PerugiaAssisi che si terrà domenica 11 ottobre, dalle 10 alle 14.La manifestazione sarà preceduta da tre giornate scandite da incontri, cultura, laboratori e altre manifestazioni per la promozione della pace e della cultura della cura dell’altro, consultabili sul sito www.perugiassisi.org, e per partecipare è richiesta l’iscrizione.

“Staremo fermi per smuovere le coscienze di chi non vuol né vedere né sentire. Staremo fermi per difendere i principi e i valori in cui crediamo che sono iscritti nella nostra Costituzione e nelle fondamenta dell’Unione Europea, nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nella Carta dell’Onu”, ha aggiunto Flavio Lotti.

Una lunga catena di costruttori, come definiti sul sito che promuove la manifestazione, “uniti da un filo che ciascuno porterà e annoderà a quello degli altri”.

Alice Cubeddu

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