Oggi, 31 Agosto, finisce il mese estivo in cui è consentito viaggiare con la bicicletta in metropolitana, come da regolamenti di Atm Milano e Metropolitana Milano.

Da domani la possibilità di salire in metrò con la bici tornerà ad essere possibile: per i giorni feriali prima delle 7 del mattino e dopo le 20 di sera; sabato e festivi tutto il giorno, mi pare; invece durante il mese di Dicembre è vietato e ciò è legato all’elevato numero di persone che si spostano nel periodo natalizio in metrò.

In realtà durante il lockdown si è derogato a questi orari feriali e proprio per effettuare il distanziamento (fisico, non sociale, come giustamente sottolineato da Diana de Marchi) è stato consentito che le biciclette viaggiassero per tutta la settimana in metrò. Questo è avvenuto grazie alle osservazioni e richieste in tal senso che cittadini e associazioni hanno effettuato, come il famoso studio sulla ciclabilità ecosostenibile, fatto proprio dal Comune di Milano.

Poi con la fine del lockdown verso fine giugno/primi di settembre hanno ripristinato il regolamento. Lo dico con cognizione di causa, visto che me l’hanno detto gli addetti al mezzanino, debbo dire con molta gentilezza e senza paventare alcun ricorso a multe. Il “ritorno alla normalità” dunque toglieva questa opportunità e comodità che io personalmente ho trovato molto utile. ATM/MM e il Comune di Milano si son comportati nel frangente delle misure preventive e anti Covid-19 con molto buon senso, attenzione e rispetto. Non ultimo il recupero di quote degli abbonamenti mensili e annuali non utilizzati per via del lockdown e della diminuzione del servizio. Nulla a che vedere con la sciagurata e ingiusta misura di Trenord che vietava il trasbordo delle bici dei “riders”, poi ritirato dopo sacrosante proteste.

Mi chiedo però, per quale motivo questa deroga non sia stata mantenuta. I contagi stanno aumentando, il traffico e il numero di passeggeri sulle metrò sono in forte aumento, le scuole riaprono… e la presenza delle bici – mai in numero clamoroso – non fa altro che aiutare a mantenere il cosiddetto distanziamento. La mia vecchia bici non blocca il passaggio di persone, pur essendo “lunga” occupa giusto il posto a sedere e quello laterale su cui è vietato dal distanziamento; e se i posti a sedere sono già pieni… stare in piedi di traverso alla porta o nei corridoi più che creare intralcio… evita che si generi assembramento.

Ma non è proprio quello che si deve fare per evitare contagi? Insieme a deroghe si potrebbero studiare modalità di compatibilità sempre maggiori al trasporto integrato.

Non è una protesta: è una proposta, un suggerimento che chiedo sommessamente: al Comune di Milano, all’ATM, a Metropolitana Milanese…e alle tante persone che hanno a cuore Milano… 🙏🚴😎

Michele Papagna

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