A circa un anno e mezzo dalla sua scomparsa, avvenuta il 3 Gennaio 2016, la Casa del Cinema di Roma rende omaggio alla figura del grande animatore, artista e regista milanese Giuseppe Maurizio Laganà, ospitando una mostra a lui dedicata.
La mostra intitolata: “Laganà – sogni e cartoon di tutti i colori” fu supervisionata personalmente dallo stesso autore per rappresentare con completezza il proprio operato. L’esposizione, in mostra dal 30 maggio al 2 luglio, comprende bozzetti e materiali originali realizzati per il cinema di animazione e opere create per pubblicazioni editoriali e progetti pubblicitari.
La mostra, prodotta nell’estate 2015 da Cartoon Club per il Museo della Città di Rimini e successivamente riproposta allo Spazio WOW Milano, è a cura di Federico Fiecconi con la partecipazione di Sabrina Zanetti, Direttore Artistico del Cartoon Club di Rimini.
Il 30 Maggio 2017, il giorno dell’inaugurazione, alle ore 17,00, i due curatori ricorderanno la figura di Laganà, proiettando una retrospettiva di circa un’ora “Il cinema di Animazione di Giuseppe Maurizio Laganà”, che riproporrà una selezione dei suoi più riusciti lavori di animazione.
L’esposizione romana è accompagnata da un’intervista realizzata da Federico Fiecconi nell’estate 2015, in cui Laganà ripercorre i momenti più salienti della propria carriera, ricordando anche i Carosello Pavesi di Lancillotto, a cui collaborò con l’ideatore Marco Biassoni, e altre tappe salienti come i deliziosi contributi alla serie delle Canzoni Animate dello Zecchino d’Oro. L’ultimo lavoro di cui Laganà ha firmato la regia e che stava completando al momento della scomparsa è la serie televisiva di Rai Fiction e Mondo Tv “L’Isola del Tesoro”, trasmessa dal canale tematico per ragazzi RaiGulp.
La mostra espone materiali originali di produzione del celebre Allegro non troppo (1976), come i fondali e le animazioni all’acquarello per la sequenza del Prelude à l’après-midi d’un faune – vero trionfo della fantasia e della tecnica pittorica di Laganà – o i bozzetti per l’art direction del Bolero di Ravel, altro celebre virtuosismo dell’animatore.
Esposti a Roma anche i lavori più personali dell’autore come il bozzetto per il cortometraggio Pixnocchio (1982) che testimonia il lavoro di un Laganà pioniere e precursore nella computer animation, o i materiali creati per la serie di Lupo Alberto di cui Laganà fu il regista. L’allestimento romano si arricchisce anche di nuovi materiali inediti tratti dalle fasi di lavorazione di alcune serie tv animate, come gli avventurosi Kim, Fahrat e Ulisse, l’umoristico Moose e L’Isola del Tesoro (Rai Fiction). A completamento del percorso espositivo i bozzetti pubblicitari disegnati per IBM, Fiat etc., le illustrazioni per libri e magazine (Bella e Sale e Pepe), le tavole dei fumetti per le riviste Il Corriere dei Piccoli (Capitan Brok, I Bruscolini…), Linus (Orco Re) e una galleria di omaggi disegnati da autori e colleghi amici di Laganà, fra cui Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Massimo Rotundo e Romano Scarpa.
Francesco Castracane