Lo sterminio e i campi di concentramento nazisti non sono cose per carnevale e Hallowen.
La percentuale “Green NoVax” è abbastanza alta nei giri alimentazione naturale/medicine alternative/newage/antiglobalisti. Lo dico da direttore di quei “consumi etici” che molto hanno dato e avuto da quelle battaglie e quei movimenti: da Erbe Secondo Natura a Agricoltura Biologica, da Cyber ricerche olistiche a Il Giornale della natura. La libertà di scelta – in terapia come nell’alimentazione – è cosa seria e importante, che però lascia il passo alla tutela del bene comune.
Sopportiamo pure, nessuno va mai “sprangato”, neanche verbalmente; ascoltiamo tutti, ma continuiamo ad andare avanti con la richiesta di copertura vaccinale al 70% dei Paesi in Via di Sviluppo (eufemismo per definire i paesi poveri là dove non c’è quasi per nulla quello che in occidente è un lusso).
Quando arriveranno i primi farmaci seri cambieranno parecchio le cose.
Il gregge dell’umanità va protetto tutto: scientista, “vaccinista”, libertario, scettico o critico che sia.
Ma la libertà di manifestare a quella gente che si è “travestita” da deportati dei campi di concentramento nazisti è insieme un insulto e uno spreco intollerabile.
Chi non ha memoria non ha futuro.
#NoProfitOnPandemic
#Right2Cure
#Memoria
#ANED
Michele Papagna