Dalla pandemia Covid-19 siamo passati all’emergenza… DisaGiov-22, l’emergenza del disagio giovanile, per non parlare di quella forma di terribile e angoscioso “disagio” che comporta la guerra in Europa.
Sono anni intensi quelli dal 2020 in poi. Ripercorriamoli.
Ci siamo trovati con grande sconcerto isolati in casa, con i lock-down e lo smart-working, le file distanziate ai supermercati, la nascita a Milano delle Brigate Volontarie per l’Emergenza.
Per chi opera nel volontariato e nell’associazionismo è stato un momento importante e profondo, di interrogazione su cosa vuol dire essere d’aiuto agli altri, alle persone in difficoltà e sole. Oltretutto i lock-down hanno evidenziato la solitudine in cui sostanzialmente le persone erano già senza accorgersene, perché vivevano soprattutto in una relazione con gli altri di tipo consumistico, prima che di comunità.
Le prime risposte sono state date proprio dall’emergenza di fare qualcosa, di mettersi a disposizione, di essere di aiuto.
Per alcuni di portare pacchi alimentari nelle periferie delle città, poi di raccogliere fondi per donare matite solidali a bambini e ragazzi intrappolati nelle case.
Per altri è stato il dare ascolto, telefonico e in presenza, alle persone spaventate dalla situazione che faceva emergere altri problemi: il lavoro, i soldi, la vita, la famiglia e, soprattutto, la solitudine.
Così è nato SemidiAiuto, progetto prima spontaneo, poi sostenuto da bandi (i famosi e utilissimi ristori e le misure di sostegno per il terzo settore), la cui prerogativa è stata proprio l’interrogarsi del come generare aiuto, seminando attività e pratiche di mutuo soccorso solidale, con iniziative come la bacheca di quartiere e il book-crossing.
E con uno sportello di ascolto e sostegno con counselor professionisti e psicologi, a disposizione di chi lo desiderava. Prima uno, poi due, poi tre…
Passati alcuni anni mi sento di dire che il counseling per il terzo settore è una importantissima risorsa per aiutare le persone. Perché oltre a intervenire nell’ascolto attivo per le persone, dà agli operatori delle associazioni indicazioni di linguaggi, di comportamenti, di metodologia di relazione con le persone. Di questo ce ne parleranno meglio chi da decenni porta in avanti in Italia e nel mondo questa metodologia di intervento.
Qui si vuole abbozzare e descrivere la tesi che l’associazionismo, il volontariato, la cooperazione e la promozione sociale svolgono una funzione d’ascolto e aiuto attivo; che lo stesso Terzo Settore può essere counselor per la costruzione di nuove comunità educanti.
Le numerose iniziative avviate in questi anni sono confortate da grande riscontro positivo non solo sul piano individuale, ma su quello generale della capacità di ricostruzione di comunità che si sono attivate.
E lo stesso significato di “Terzo Settore”, ovvero la mediazione economica tra il Pubblico (sempre più in difficoltà di fare “bene comune”) e il Profit (sempre più “libero” di intraprendere e fare economia).
Si guardino le cosiddette Attività di Interesse Generale codificate nelle lettere del Codice del Terzo Settore e si comprenderà come e perché il Terzo Settore assumerà una valenza sempre più importante nell’evoluzione del Paese non solo economica, assumendo anzi valenza di tipo “sistemico-relazionale“, utilizzo parole proprio del counseling.
Se poi affrontiamo il discorso della vera e propria emergenza del disagio giovanile, con numeri percentuali altissimi di problemi di salute mentale, ci si rende conto di essere davvero in una fase delicatissima, caratterizzata da assenza di motivazioni, di speranza e di futuro per le nuove generazioni. Il riscontro che si constata, ad esempio, nella diminuzione di partecipazione al Servizio Civile è molto preoccupante.
Per affrontare questa emergenza non basta mettersi a disposizione. Occorre predisporsi a essere sentinelle e antenne sociali e generare occasioni di ascolto, attraverso spazi idonei, adeguati e accoglienti. E anche di assumere modelli e linguaggi non convenzionali come lo sport, il teatro, la dimensione creativa oltre quella ricreativa.
L’aiuto: che cosa è oggi e come metterlo in pratica dal punto di vista sociale: è il tema che porterò all’incontro di sabato 20 maggio dalle 11 a Milano alla Fabbrica del Vapore, in occasione della presentazione del libro ESSERE COUNSELOR.
Vi aspettiamo con Alessandra Caporale, Tommaso Valleri di Setriano e Alessandra Cosso, sabato 20 maggio, h.10,45 Milano, Fabbrica del Vapore, spazio SPINOFF, con Alessandra Caporale.
Michele Papagna
direttore Consumietici.it
Milano, 16 maggio 2023
Articolo di presentazione dell’evento: https://consumietici.it/essere-counselor-identita-e-prospettive/
Per prenotarsi all’incontro: https://shorturl.at/dqIT2