Le sigarette elettroniche sono entrate nel mercato ormai da qualche anno e hanno avuto un successo strepitoso. Le vendite aumentano ogni anno, a danno delle sigarette tradizionali. 
Le case produttrici di tabacco hanno saputo avvantaggiarsi anche di questo cambiamento. Infatti sono proprietarie a loro volta di sigarette elettroniche, per cui il danno è marginale.
Tuttavia bisogna distinguere tra due tipi di prodotti diversi: gli htp heated-tobacco products, sigarette elettroniche che contengono tabacco e sono una forma alternativa alla sigaretta nella forma a cui siamo abituati, e la sigaretta elettronica, che funziona con vari aromi, che possono contenere o meno nicotina. 
Ci si può chiedere quali tra questi faccia meno male alla salute. Posto che sarebbe meglio fare uso di nessuna, le sigarette elettroniche con aromi senza nicotina sembrano le più innocue, eppure le cose non stanno proprio così. Gli studi scientifici esistenti sono ancora influenzati dalle aziende o dagli stessi movimenti contrari, ma al di là dell’incertezza anche altre sostanze veicolate che non sono la nicotina risultano dannose.

1. Dati sulla vendita di sigarette: in calo

La vendita delle sigarette è in calo. Il fumo è passato di moda dagli anni Sessanta, in calo costante, nonostante ciò, invece di procedere verso la diminuzione e l’esaurimento, è solo rallentato e stabilizzato, come si nota nel Bollettino epidemiologico nazionale dell’Istituto Superiore di sanità del 2021, dove si fa un monitoraggio della prevenzione del fumo.

Come si vede in questo grafico, quando il numero di fumatori di sigarette tradizionali cala, viene compensato dalla comparsa di fumo di altro tipo, in modo che la somma dei vari tipi resta comunque simile alla somma iniziale.

Possiamo considerare due elementi. Innanzitutto, è frequente che fumatori di sigarette tradizionali passino alla forma elettronica. In più, i fumatori che smettono vengono sostituiti da nuovi fumatori, che non userebbero le sigarette tradizionali ma la versione elettronica sì.

2. Tipi di sigarette elettroniche

Che c’è di male? Pare solo positivo. Infatti, le sigarette elettroniche saranno sicuramente meglio di una sigaretta classica.
Esistono sigarette elettroniche a base di tabacco, ideate dalle stesse aziende del tabacco tradizionali, chiamate htp heated tobacco products: IQOS di Philip Morris, Glo della British American Tobacco, Ploom. Il danno principale delle sigarette, oltre alla nicotina, deriva dall’inspirare direttamente dalla combustione. Con la sigaretta elettronica, la temperatura di combustione si abbassa moltissimo: per questo si parla di “heated tobacco”, tabacco riscaldato, non bruciato. Invece le sigarette elettroniche contengono un liquido che viene inalato come aerosol ed è possibile scegliere aromi che contengono o no nicotina.
Perciò, quando ci chiediamo se questi vari tipi di sigarette elettroniche sono più salutari, dobbiamo considerare la diversa tecnologia e forma di inalazione, che riguarda anche il fumo di aromi senza nicotina. Non basta che non ci sia nicotina, perché non ci siano rischi.

3. Pregiudizi sul danno alla salute delle sigarette elettroniche

Allora quali sono i rischi per la salute delle sigarette elettroniche? Cosa dice la scienza?
Varie fonti avvertono che il prodotto è ancora nuovo per saperlo, che gli effetti a lungo termine saranno visibili solo in seguito, che gli studi scientifici sono ancora pochi. Soprattutto, il prodotto stesso è in evoluzione: le prime sigarette elettroniche messe in commercio erano molto diverse da quelle di oggi.
In realtà, degli studi scientifici di confronto tra le varie sigarette elettroniche sono usciti e ci sono già dei primi risultati. Ciò che mi ha colpito nella mia ricerca tra le diverse fonti per informarmi è come vengono sottolineati con forza, quanto più sono di vantaggio per chi li espone. Tenete presente che nessuno è davvero danneggiato dalla popolarità delle sigarette elettroniche: le stesse case produttrici di tabacco hanno rilasciato i propri modelli e anche loro stanno avendo la loro fetta di torta. Perciò nessuno vuole nascondere la minor nocività delle sigarette elettroniche, non c’è nessun cattivo da combattere. Tutti la esaltano, e tanto più quanto ne ricavano vantaggio. Sono sia le aziende produttrici, che vogliono sdoganare il prodotto il prima possibile confermando l’impressione di minor nocività, sia i movimenti antifumo, che si vedono confermate nella credibilità della propria lotta di indicare le sigarette tradizionali come il male assoluto.
Non solo l’azienda stessa diffonde studi scientifici che hanno avuto buoni risultati.
Per esempio, citando questo studio che confronta sigarette tradizionali, htp ed elettroniche, pubblicato sul sito di un’azienda di sigarette elettroniche, nessuna delle tre ha una tossicità pari a zero, ma i sistemi di riscaldamento sono risultati 19 volte meno tossici delle sigarette tradizionali. La sigaretta elettronica è risultata 93 volte meno tossica di una sigaretta tradizionale e 5 volte meno degli htp.
Questa rivista raccoglie svariati studi scientifici con risultati a favore delle sigarette elettroniche ed è interessante, ma è riservata agli operatori ed ai rivenditori del settore – come se il suo scopo fosse informare in modo direzionato.
L’esempio più paradossale che ho trovato è stato un sito di un’azienda rivenditrice, che calca molto su delle affermazioni pronunciate da Umberto Veronesi a favore delle sigarette elettroniche, ribadendo l’autorevolezza della scienza per calmare ogni dubbio, mentre quando ho cercato informazioni sulla posizione di Umberto Veronesi sul suo sito ufficiale si parla anche di tanti rischi.
In conclusione, si sa che è ancora presto per giudicare l’effetto sulla salute di questo prodotto, ma l’opinione popolare e intuitiva è che le sigarette elettroniche siano senz’altro meglio delle sigarette tradizionali. Intanto ci sono ricerche scientifiche che alimentano questa idea e gli enti promuovono queste ricerche.

4. Danno alla salute delle sigarette elettroniche

Le sigarette elettroniche, anche considerando aromi senza nicotina, hanno comunque dei rischi e delle forme di danno per la salute.
Oltre al citato e famoso Veronesi, la fonte è AIRC Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e movimenti antifumo.
E’ vero che si cerca di usare sostanze innocue, ma l’uso prolungato non le rende consigliabili. Per esempio, il glicole propilenico usato per l’inalazione viene usato da tempo anche sui set cinematografici e per i concerti, ma l’uso prolungato può dare origine a irritazione delle vie aeree, tosse e in casi molto rari asma e riniti. Oppure, nel caso dei piacevoli aromi delle sigarette, delle sostanze sono sicure se assunte come alimento ma non inalate. Per esempio, il diacetile, un aroma molto utilizzato fra l’altro nel burro, sembra essere sicuro quando viene ingerito, ma è associato all’insorgenza di bronchiolite obliterante se viene inalato per lunghi periodi in alte concentrazioni. E se questi esempi riguardano sostanze sperimentate, di molte si conosce poco: secondo uno studio pubblicato in una rivista della Società americana di fisiologia nel 2017, c’erano ancora quasi 7.000 elementi di aromi per sigarette elettroniche ancora da testare dal punto di vista della cancerogenicità.
Per finire, l’inalazione diretta da un dispositivo elettronico con batteria comporta l’assunzione di metalli pesanti, specialmente quando il liquido di ricarica sta finendo.
Addirittura, nel 2019 è stata creata una patologia polmonare legata al consumo della sigaretta elettronica, chiamata EVALI, dall’inglese Electronic-cigarette or Vaping product use-Associated Lung Injury.

5. Conclusione

In conclusione, secondo le conoscenze scientifiche attuali, sebbene ci siano studi scientifici che riportano che le sigarette elettroniche non hanno gli stessi problemi delle sigarette tradizionali, dato che rilasciano meno sostanze pesanti legate alla combustione, non sono comunque pari a zero, e sono comunque tali da presentare dei danni per la salute.

Articolo scritto da Gemma Domenella
Le fonti sono integrate nell’articolo tramite link

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