Foto: Unsplash - European Union Flags

Il futuro sarà green, la parola chiave è transizione: quella ecologica ed energetica sono al centro delle sfide globali, le “Global Challenges” che figurano tra i principali pilastri del vasto programma europeo Horizon Europe.

Horizon Europe (HEU) 2021-2027 è il prossimo Programma Quadro UE per la Ricerca e l’Innovazione, che succederà ad Horizon 2020 (2014-2020). La portata delle sfide che dovranno essere affrontate nei prossimi decenni è vastissima, delineata su tappe da percorrere in modo graduale. Le azioni di tutti i paesi del mondo perseguono gli obiettivi fissati nell’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile. L’Europa si muove dunque sull’ambizioso programma Horizon della durata di sette anni e una dotazione finanziaria di 95.5 miliardi che mira a realizzare una transizione ecologica, e innovazione digitale a livello comunitario: rappresenta il più vasto programma di ricerca e innovazione al mondo.

Il 25 maggio si terrà online la giornata nazionale dedicata a Horizon Europe, piano per la ricerca e l’innovazione che sarà presieduto da Mariya Gabriel – Commissario europeo per Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù e Maria Cristina Messa – Ministro, Ministero dell’Università e della Ricerca.

L’obiettivo generale è quello di ottenere un significativo impatto scientifico, economico e sociale così da rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche su cui si muove l’Unione europea, agendo nelle diverse aree di intervento (Salute; cultura, creatività e Società Inclusiva, Sicurezza Civile per la Società; Digitale, Industria e Spazio; Clima Energia e Mobilità; Prodotti alimentari, Bioeconomia, Risorse Naturali, Agricoltura e Ambiente).

Il piano, particolarmente articolato, prevede tre pilastri più uno, suddivisi in obiettivi specifici: Excellence Science; Global Challenges & European Industrial Competitiveness; Innovative Europe; Ampliamento della partecipazione e rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca;

Infine, il piano strategico dal valore di 95.5 miliardi vedrà l’Europa concentrata in programmi di ricerca e sviluppo, naturalmente orientate al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nello specifico i quattro orientamenti strategici prevedono:

  • promuovere un’autonomia strategica aperta guidando lo sviluppo di tecnologie, settori e catene del valore digitali, abilitanti ed emergenti fondamentali;
  • ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità dell’Europa e gestire in modo sostenibile le risorse naturali;
  • fare dell’Europa la prima economia circolare, climaticamente neutra e sostenibile, resa possibile dalla tecnologia digitale;
  • creare una società europea più resiliente, inclusiva e democratica.

Il piano strategico individua inoltre i partner europei cofinanziati e co-programmati dall’Unione Europea, relativamente ai settori cardine su cui verranno attuati gli interventi durante tutto l’arco del progetto: energia, i trasporti, la biodiversità, la salute, l’alimentazione e la circolarità accanto a salute e transizione verde e digitale.

Alice Cubeddu

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