The girl, the mother and the demons (Flickan, mamman och demonerna) di Suzanne Osten – Svezia 2016

Il Nordic Film Fest, che si tiene a Roma da qualche anno, è stata l’occasione per incontrare la cinematografia dei paesi scandinavi. L’evento si è tenuto dal 3 al 6 Maggio 2018, presso la Casa del Cinema. Ho già scritto in altro articolo, dell’interessante film norvegese “The King’s Choice”, ma in questo caso vorrei segnalare questo sorprendente e spiazzante film svedese. Una riflessione sulla schizofrenia vista dalla piccola figlia di una donna malata. A differenza di altri film, questo non affronta il disagio mentale con pietismo oppure come occasione per costruire dei thriller e raccontare il male. Rivelare il delitto e le cose orribili che le persone possono fare in preda al delirio, è il modo attraverso il quale gli sceneggiatori e i registi possono raccontare la crudeltà o il male come conseguenza di una condizione psichica, e quindi fare in modo che lo spettatore possa immedesimarsi nel “cattivo” senza complessi di colpa. Qui invece si racconta la storia di Ti, una bambina che si ritrova a vivere insieme alla madre Siri e a suoi demoni. Questi ultimi, sono rappresentati per come vengono vissuti dalla donna: presenti in casa, che le parlano, la obbligano a fare scelte insensate. Sono demoni in carne e ossa che la ossessionano, le dicono che non deve uscire, che deve uccidere la figlia. A questa ultima scelta però, la madre si oppone con tutte le sue forze, ma i demoni insistono. Il film mostra il progressivo sfaldamento della realtà interiore della donna, e del suo rapporto con i propri demoni, che vestiti di bianco, in alcuni momenti sembrano essere ridicoli e caricaturali. La regista, che ha detto di avere messo molto della propria storia personale, racconta con rispetto, sensibilità e partecipazione, lo sgretolarsi della piattaforma di realtà della donna. Ella inizia spaccando tutte le cose della casa nella quale abita, poi continua accumulando immondizia raccattata nei cassonetti, fino a giungere al completo isolamento nella propria abitazione. E in questo sprofondare porta con se la figlia. Ma nonostante il disturbo, la madre è, in alcuni momenti, attraversata da sprazzi di amore e di cura per la figlia.


Un lavoro intenso e commovente, con una estetica molto vicina a quella di una installazione artistica. Assolutamente degna di nota la recitazione dell’attrice Maria Sundbon, che per l’interpretazione della madre ha vinto il Guldbagge 2017 (Lo Scarabeo d’Oro, il più importante premio svedese), che in questo film recitava assieme alla figlia. Ciò per aumentare e rendere credibile la naturalezza del rapporto madre figlia.
A mio parere un film assolutamente imperdibile.

Trama
The Girl, the Mother and the Demons racconta la storia di Siri, una madre single che soffre di una grave forma di schizofrenia, dal punto di vista di sua figlia Ti, che si trova a dover affrontare i demoni interiori della madre con le sole forze della sua vivida immaginazione. Un film autobiografico ed emozionante che tratta in maniera inedita temi delicati e complessi ma che è soprattutto un’autentica celebrazione dell’amore incondizionato di una figlia per la madre, un rapporto reso particolarmente realistico sullo schermo dalla scelta delle due attrici protagoniste, madre e figlia anche nella vita.

https://www.youtube.com/watch?v=kvDnK1c31Vk

 

Francesco Castracane

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