Nel mondo, sono state volontariamente uccise 89.000 donne nel corso dell’anno 2022. Mentre si attendono ancora i dati ufficiali del 2023, il dossier redatto da UN Women ha analizzato come […]
Il network marketing può essere femminista?
Published on :Il network marketing: così detestato, così calunniato, al pari del telemarketing al telefono o l’assicuratore che vuole piazzarti una polizza. Se il network marketing, col suo lavoro da casa e […]
La montagna sola
Published on :Gli ezidi sono diventati noti a livello internazionale dopo il massacro subito dall’Isis nell’agosto del 2014.
Un popolo di cui si è sempre saputo pochissimo – anche per l’assenza di testi scritti dovuta a un ferreo ricorso alla tradizione orale – è stato preso come esempio della brutalità dello Stato islamico e usato per giustificare l’intervento militare occidentale. Relegando gli ezidi al ruolo di vittime senza speranza né capacità di pensiero politico.
Questo libro ne ricostruisce la storia millenaria, la cultura e la religione, e ne riporta la voce diretta raccolta dalle autrici nei loro viaggi a Şengal, di cui uno compiuto insieme a Zerocalcare, autore dell’illustrazione in copertina.
Şengal è l’unica montagna che si staglia nella vasta piana di Ninive, al confine con Siria e Turchia. In Iraq la chiamano «la montagna sola», come solo è sempre stato il popolo ezida che la abita, società divenuta introversa a seguito delle numerose persecuzioni subite. Dalla loro resistenza contro l’Isis e dalla liberazione di Şengal, grazie all’aiuto del Partito dei lavoratori del Kurdistan e delle unità curde del Rojava, è nata un’esperienza di autogoverno ispirata al confederalismo democratico, ancora in fieri e minacciata dalle stesse forze che nel 2014 permisero il massacro.
Sulla montagna sola si respira la voglia di una vita finalmente libera dalla paura insieme all’entusiasmo di chi ha preso in mano le redini del proprio destino. Una popolazione chiusa al mondo esterno, conservatrice e legata alle proprie pratiche ha saputo costruire una forma di autogestione del proprio territorio secondo un paradigma estremamente moderno e allo stesso tempo adattabile alle peculiari e antiche caratteristiche dei popoli mediorientali – perché è da lì che trae origine e ispirazione.
Le ragazze dell’ultimo banco, una serie tv sorprendente.
Published on :Cinque trentenni, amiche sin dal liceo, trascorrono tutte le estati una settimana in vacanza assieme, ma questa volta le cose prendono una piega totalmente diversa. Ecco cosa vi aspetta se […]
La sirenetta nera e le polemiche sterili
Published on :A inizio mese gli account ufficiali di Disney hanno condiviso il primo trailer ufficiale del nuovo live action della Sirenetta uno dei classici più amati di sempre. La scelta dell’attrice […]
“Don’t you worry Darling” il film femminista uscito male
Published on :In un’affascinante America degli anni ’50, all’interno della cittadina Victory, in mezzo al deserto, Alice e Jack (Florence Pugh e Harry Styles) si godono una vita perfetta, lei come casalinga […]
Diritto all’aborto a rischio in Liguria
Published on :Ha fatto molto rumore il “non voto” dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia in Liguria, rispetto a un ordine del giorno proposto dal Pd, tramite cui la giunta regionale si […]
Storia del bikini, dall’emancipazione all’ideale
Published on :Estate 1946: gli Stati Uniti testano le bombe atomiche sull’atollo di Bikini, nell’arcipelago di Marshall, e oltre a colpire le coste dell’isolotto, l’esplosione colpisce anche, metaforicamente, lo stilista francese Louis […]
Aborto: obiezioni, concessioni, privilegi. E i diritti?
Published on :Questa deriva pro-life statunitense che ci scandalizza, ci atterisce e ci riporta indietro di 50 anni sul fronte dei diritti umani e, nello specifico rispetto ai diritti femminili, porta a galla una domanda che non possiamo non porci… siamo sicuri che in Italia il diritto all’aborto sia effettivamente garantito?